venerdì 25 settembre 2009

Impianto luce con relè




Questo circuito permette la realizzazione dell'interrotta, ossia la normale accensione di una o più lampade da un solo punto e con delle semplicissime espansioni, per comandare tali lampade da un numero desiderato di punti.


Cominciamo col descrivere il principio di funzionamento.
Alla pressione del pulsante, si ha la temporanea chiusura del circuito di comando, con la conseguente eccitazione del relè passo-passo che commuta il suo contatto, chiudendo il circuito luce, (circuito di potenza). Al successivo azionamento del pulsante, s'innesca lo stesso meccanismo che porta all'apertura del contatto del rel� e al conseguente spegnimento della lampada.

Costruzione pratica dello schema descritto.
All'interno della scatola di derivazione abbiamo 3 condutture, alle quali per semplicit� assegnamo questa simbologia:
A) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento del pulsante.
B) Conduttura proveniente dalla scatola di derivazione preesistente (con a monte un interruttore differenziale).
C) Conduttura proveniente dal punto dell'alloggiamento della lampada (o delle lampade).

In questa tabella sono riportate le sezioni e i colori dei cavi da inserire nelle rispettive condutture.

 CONDUTTURA sezione mm� colori con  (neutro)  tensione di fase  colori con  tensione  concatenata
 A 1.5
 1.5
 nero
 nero
 nero
 nero
 B 2.5
 2.5
 2.5
 nero
 azzurro
 giallo-verde
 nero
 grigio
 giallo-verde
 C 1.5
 1.5
 1.5
 nero
 azzurro
 giallo-verde
 nero
 grigio
 giallo-verde



Come per il conduttore di terra esclusivamente di colore giallo-verde, anche il neutro se presente, deve essere marcato con un cavo di colore azzurro. e molto facile individuare il tipo di tensione presente nelle vostre case e successivamente usate i colori indicati dalla rispettiva tabella. A prescindere dal colore dei cavi e dal tipo di tensione, l'impianto e ugualmente funzionante, ma le disposizioni di legge nel campo, obbligano queste colorazioni.
Collegare i cavi all'interno della scatola di derivazione, come indicato in questo disegno.


Il relè passo-passo pur essere alloggiato all'interno della scatola di derivazione, (come rappresentato in figura) oppure posto in una scatola ad esso riservata, o meglio, sistemato all'interno del centralino (quadro elettrico).
Nella scatola portafrutto collegate i due cavi neri ai due morsetti del pulsante.
Fissate la lampada e procedete con i collegamenti facendo attenzione nel connettere il conduttore di terra sul morsetto avente questo simbolo terra. Spesso sono indicate anche le connessioni del cavo azzurro (o grigio vedi tabella), con la lettera -N- e del rimanente cavo nero con la lettera -L- oppure -F-.
L'ultimo collegamento da realizzare e quello all'interno della scatola di derivazione preesistente. Con il tester individuate la coppia di cavi che portano tensione e soltanto dopo avere staccato l'interruttore generale, procedete alla connessione.

N.B.e possibile collegare un numero di pulsanti pari al numero dei punti dai quali si vuole comandare la lampada. I collegamenti di ogni pulsante aggiunto, saranno la ripetizione dei collegamenti realizzati per il pulsante della conduttura "A".
Per realizzare questo circuito occorre:
un relè passo-passo con tensione di funzionamento della bobina a 230V, un contatto.
Pulsante(i) unipolare normalmente aperto (NA).








mercoledì 16 settembre 2009

Corrente di picco

La corrente di picco, è l'intensità di corrente che un circuito assorbe per un breve istante (ed è maggiore della corrente di lavoro). Questo effetto si ha in alcuni circuiti, nell'istante in cui si applica a questi tensione. Proprio per la breve durata del fenomeno, la corrente non è misurabile con un normale tester.
In circuiti particolari il fenomeno corrente di picco, deve essere tenuto in considerazione.


Tracciafilo

Il tracciafilo è un utile attrezzo da lavoro che permette di tracciare righe molto precise sopra muri e soffitti. È formato da un involucro che contiene un filo sottile, avvolgibile per mezzo di una leva esterna e immerso in una polvere colorata. Mettendo il filo in tensione e pizzicandolo perpendicolarmente alla superficie, deposita su di essa una quantità di polvere tale da formare una linea continua.
Per tracciare righe perfettamente orizzontali, si deve prendere come riferimento una superficie livellata, come il pavimento o il soffitto. Per tracciare tale linea è sufficiente spiccare le due misure agli estremi e tendere il filo tra una misura e l'altra. Per tracciare righe verticali è possibile usare lo stesso sistema, prendendo come riferimento l'angolo della parete più vicina, oppure sfruttare il peso dello stesso tracciafilo per mettere la riga a piombo.
L'operazione di tracciatura richiede sempre quattro mani, ma con un piccolo stratagemma è possibile cavarsela anche da soli. Una volta prese le misure degli estremi su cui terminerà la linea, fissate in chiodino sopra una delle due e agganciate il capo del tracciafilo, portatevi sull'altra misura e battete il filo. 

Plafoniera al neon

In una plafoniera al neon escludendo quelli che possono essere falsi contatti dovuti alle varie connessioni, i componenti soggetti a rotture sono sostanzialmente tre: lampada, starter e reattore. Essendo lo starter un componente particolare difficile da testare, procederemo con il sistema a esclusione. Prima di procedere alla riparazione è bene operare sempre in condizioni di sicurezza posizionando l'interruttore generale in OFF. Vi ricordiamo che molte volte non è sufficiente spegnere l'interruttore di comando della plafoniera per avere la certezza della mancanza di tensione al suo interno. Gli effetti che indicano il non regolare funzionamento di queste plafoniere, possono essere continue vibrazioni di luce, o l'eccessivo stentare ad accendersi. In entrambe i casi è opportuno sostituire la lampada, che sicuramente presenta alle sue estremità un aspetto molto scuro, sintomo del decadimento delle caratteristiche del gas contenuto. In tutti i casi in cui la plafoniera non da alcun cenno di funzionamento, procederemo come segue.
Prova di funzionamento della lampada. Esistono due tipi di lampade al neon più comuni, dette circoline e tubi e molte altre realizzate artigianalmente in varie forme e colori, tutte accomunate dallo stesso funzionamento.
Stacca la lampada dai morsetti e ponila sopra una superficie morbida, un panno, un giornale o altro. Effettua una misura di resistenza tra i due terminali posti su una delle estremità, posizionando il tester su portata bassa. Stessa misura va effettuata sui due terminali dell'estremità opposta. Entrambe i valori dovranno attestarsi tra 2 e 10 OHM. Nel caso in cui almeno uno di questi valori risulta essere infinito, la lampada è da considerarsi guasta.

Prova di funzionamento del reattore.
Liberando le due connessioni dai fili di collegamento esegui una misura di resistenza, posizionando il tester su portata bassa. Tale valore deve essere compreso tra 30 e 45 OHM. Per valori di gran lunga inferiori e per valore infinito il reattore può essere considerato guasto.

accensione luce da tre o più punti



Il circuito rappresentato è detto "invertita", perché il componete fondamentale che permette tale funzionamento è l'invertitore. Grazie a questo componente è possibile ottenere l'accensione di una o più lampade da tre o più punti. 


Il circuito non è molto diverso da quello della "deviata", infatti tra i due deviatori viene interposto uno o più invertitori. Semplificando tutto il circuito, possiamo dire che i deviatori e gl'invertitori svolgono, se pur separatamente, la funzione di un unico interruttore. Alla commutazione di un componente (deviatore o invertitore), corrisponde un'inversione dello stato precedente del circuito, ossia da lampada accesa a lampada spenta o viceversa.
Costruzione pratica.
La descrizione e lo schema sopra riportato, fanno riferimento ad un circuito con accensione da quattro punti. All'interno della scatola di derivazione abbiamo sei condutture, alle quali per semplicità assegniamo questa simbologia:
A) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento del deviatore.
B) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento dell'invertitore.
C) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento dell'invertitore.
D) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento del deviatore.
E) Conduttura proveniente dal punto dell'alloggiamento della lampada (o delle lampade).
F) Conduttura proveniente dalla scatola di derivazione preesistente (con a monte un interruttore differenziale).

In questa tabella sono riportate le sezioni, i colori e il numero di cavi da inserire nelle rispettive tubazioni.

 CONDUTTURA sezione mm² colori con  (neutro)  tensione di fase  colori con  tensione  concatenata
 A 1.5
 1.5
 1.5
 nero
 marrone
 marrone
 nero
 marrone
 marrone
 B 1.5
 1.5
 1.5
 1.5
 nero
 nero
 marrone
 marrone
 nero
 nero
 marrone
 marrone
 C 1.5
 1.5
 1.5
 1.5
 nero
 nero
 marrone
 marrone
 nero
 nero
 marrone
 marrone
 D 1.5
 1.5
 1.5
 nero
 marrone
 marrone
 nero
 marrone
 marrone
 E 1.5
 1.5
 1.5
 nero
 azzurro
 giallo-verde
 nero
 grigio
 giallo-verde
 F 2.5
 2.5
 2.5
 nero
 azzurro
 giallo-verde
 nero
 grigio
 giallo-verde
Come per il conduttore di terra esclusivamente di colore giallo-verde, anche il neutro se presente, deve essere marcato con un cavo di colore azzurro. é molto facile individuare il tipo di tensione presente nelle vostre case e successivamente usate i colori indicati dalla rispettiva tabella. A prescindere dal colore dei cavi e dal tipo di tensione, l'impianto è ugualmente funzionante, ma le disposizioni di legge nel campo, obbligano queste colorazioni.
Collegare i cavi all'interno della scatola di derivazione, come indicato in questo semplice disegno.
Nelle quattro scatole portafrutto collegate i deviatori e gl'invertitori.


Fissate la lampada e procedete con i collegamenti facendo attenzione nel connettere il conduttore di terra sul morsetto avente questo simbolo terra. Spesso sono indicate anche le connessioni del cavo azzurro (o grigio vedi tabella), con la lettera -N- e del rimanente cavo nero con la lettera -L- oppure -F-.
L'ultimo collegamento da realizzare è quello all'interno della scatola di derivazione preesistente. Con il tester individuate la coppia di cavi che portano tensione e soltanto dopo avere staccato l'interruttore generale, procedete alla connessione.

Varianti.
Luce comandata da tre punti.
Luce comandata da più di quattro punti.

lunedì 14 settembre 2009

come usare il nastro isolante

Si definisce nastratura, il rivestire un conduttore elettrico con il nastro isolante.
Questa e una operazione abbastanza semplice ma se non realizzata nel modo corretto il nastro isolante potrebbe staccarsi in poco tempo.
La scelta del nastro.
Oltre al colore e alla lunghezza i nastri si differenziano per spessore e larghezza. La logica di scelta per questi ultimi due parametri si basa sulla sezione del conduttore o del cavo da rivestire. Per conduttori di piccola sezione ci si orienta su un nastro con spessore e larghezza ridotte, mentre per rivestire un cavo o un conduttore di sezione considerevole, si utilizza un nastro con spessore e larghezza maggiori.
Utilizzo del nastro.
Qualunque sia la superficie sulla quale il nastro debba essere avvolto, è necessario che questa sia sufficientemente pulita e sgrassata. La polvere e il grasso inibiscono l' effetto della colla e il nastro non aderisce.
Una volta alzato il lembo iniziale del rotolo si appoggia sul cavo comprimendo entrambe con pollice e indice della mano libera. Si srotola poi qualche centimetro di nastro, si stira e mantenendolo teso si da inizio all' azione di avvolgimento. Il primo giro e su se stesso, poi ogni giro di nastro può sovrapporsi (come misura massima) alla metà  della larghezza del giro precedente. La nastratura termina come iniziata, con almeno un giro di nastro su se stesso.

 


Varianti e raccomandazioni.
Alcune volte per motivi di spazio non e possibile fare la nastratura nel modo descritto e si e costretti a tagliarne una striscia sufficientemente lunga.

La striscia deve essere leggermente ma preventivamente stirata, afferrandola dalle due estremità , applicandola poi come descritto prima.
In questo caso il nastro dovrà  essere toccato il meno possibile, in pochi punti e con le mani pulite.
Nel periodo freddo il nastro isolante perde in parte la sua elasticità e durante l'azione di tiraggio si rompe spesso. Un semplice rimedio e tenerlo costantemente al caldo in una tasca.





come collegare un salvavita

In ogni casa deve essere installato un interruttore differenziale, comunemente conosciuto come salvavita. Senza entrare in particolari tecnici sulla singolare struttura circuitale di questo dispositivo, ci limiteremo nel dire che, serve per proteggere noi stessi da eventuali contatti accidentali diretti o indiretti con fili elettrici sotto tensione.


Per l'uso domestico è possibile installare a vostra discrezione o un interruttore differenziale puro, o un interruttore magnetotermico differenziale.
Una cosa da controllare per scegliere quale prodotto acquistare, è la potenza che l'ente fornitore di energia elettrica mette a vostra disposizione (solitamente 3kw). Basterà controllare una bolletta oppure leggere il cartellino posto sul contatore.
Cosa chiedere al negoziante. Per utenti con potenza non superiore a 3kw.
Differenziale puro, due poli, 25 ampere, corrente differenziale 0,03 ampere
oppure
magnetotermico differenziale, due poli, 16 ampere, corrente differenziale 0,03 ampere, serie 6000.

Per utenti con potenza non superiore a 6kw.
Differenziale puro, due poli, 40 ampere, corrente differenziale 0,03 ampere
oppure
magnetotermico differenziale, due poli, 32 ampere, corrente differenziale 0,03 ampere, serie 6000.

Come montare l'interruttore
L'operazione seguente va eseguita con l'interruttore generale, sito vicino al contatore, in posizione OFF. Rimuovi il coperchio del centralino dove sono alloggiati gli eventuali magnetotermici e con un cercafase assicurati che non vi sia nessun cavo sotto tensione. Individua la coppia di fili d'ingresso, ossia quelli provenienti dal contatore e inseriscili nell'interruttore acquistato(per convenzione si usa come ingresso la parte alta dell'interruttore).Con un cavo di sezione non inferiore a quella dei cavi d'ingresso, connetti l'uscita (dell'interruttore in esame) dove in origine erano collegati i due fili d'ingresso. In poche parole questo dispositivo va circuitalmente interposto tra l'interruttore del contatore e il rimanente impianto elettrico. Richiudi il centralino e dai tensione all'impianto. Prova il funzionamento del differenziale premendo il pulsante di test, provvederà automaticamente a togliere tensione in tutto l'appartamento.
Questo è il semplice schema di collegamento di un differenziale.