venerdì 25 settembre 2009

Impianto luce con relè




Questo circuito permette la realizzazione dell'interrotta, ossia la normale accensione di una o più lampade da un solo punto e con delle semplicissime espansioni, per comandare tali lampade da un numero desiderato di punti.


Cominciamo col descrivere il principio di funzionamento.
Alla pressione del pulsante, si ha la temporanea chiusura del circuito di comando, con la conseguente eccitazione del relè passo-passo che commuta il suo contatto, chiudendo il circuito luce, (circuito di potenza). Al successivo azionamento del pulsante, s'innesca lo stesso meccanismo che porta all'apertura del contatto del rel� e al conseguente spegnimento della lampada.

Costruzione pratica dello schema descritto.
All'interno della scatola di derivazione abbiamo 3 condutture, alle quali per semplicit� assegnamo questa simbologia:
A) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento del pulsante.
B) Conduttura proveniente dalla scatola di derivazione preesistente (con a monte un interruttore differenziale).
C) Conduttura proveniente dal punto dell'alloggiamento della lampada (o delle lampade).

In questa tabella sono riportate le sezioni e i colori dei cavi da inserire nelle rispettive condutture.

 CONDUTTURA sezione mm� colori con  (neutro)  tensione di fase  colori con  tensione  concatenata
 A 1.5
 1.5
 nero
 nero
 nero
 nero
 B 2.5
 2.5
 2.5
 nero
 azzurro
 giallo-verde
 nero
 grigio
 giallo-verde
 C 1.5
 1.5
 1.5
 nero
 azzurro
 giallo-verde
 nero
 grigio
 giallo-verde



Come per il conduttore di terra esclusivamente di colore giallo-verde, anche il neutro se presente, deve essere marcato con un cavo di colore azzurro. e molto facile individuare il tipo di tensione presente nelle vostre case e successivamente usate i colori indicati dalla rispettiva tabella. A prescindere dal colore dei cavi e dal tipo di tensione, l'impianto e ugualmente funzionante, ma le disposizioni di legge nel campo, obbligano queste colorazioni.
Collegare i cavi all'interno della scatola di derivazione, come indicato in questo disegno.


Il relè passo-passo pur essere alloggiato all'interno della scatola di derivazione, (come rappresentato in figura) oppure posto in una scatola ad esso riservata, o meglio, sistemato all'interno del centralino (quadro elettrico).
Nella scatola portafrutto collegate i due cavi neri ai due morsetti del pulsante.
Fissate la lampada e procedete con i collegamenti facendo attenzione nel connettere il conduttore di terra sul morsetto avente questo simbolo terra. Spesso sono indicate anche le connessioni del cavo azzurro (o grigio vedi tabella), con la lettera -N- e del rimanente cavo nero con la lettera -L- oppure -F-.
L'ultimo collegamento da realizzare e quello all'interno della scatola di derivazione preesistente. Con il tester individuate la coppia di cavi che portano tensione e soltanto dopo avere staccato l'interruttore generale, procedete alla connessione.

N.B.e possibile collegare un numero di pulsanti pari al numero dei punti dai quali si vuole comandare la lampada. I collegamenti di ogni pulsante aggiunto, saranno la ripetizione dei collegamenti realizzati per il pulsante della conduttura "A".
Per realizzare questo circuito occorre:
un relè passo-passo con tensione di funzionamento della bobina a 230V, un contatto.
Pulsante(i) unipolare normalmente aperto (NA).








mercoledì 16 settembre 2009

Corrente di picco

La corrente di picco, è l'intensità di corrente che un circuito assorbe per un breve istante (ed è maggiore della corrente di lavoro). Questo effetto si ha in alcuni circuiti, nell'istante in cui si applica a questi tensione. Proprio per la breve durata del fenomeno, la corrente non è misurabile con un normale tester.
In circuiti particolari il fenomeno corrente di picco, deve essere tenuto in considerazione.


Tracciafilo

Il tracciafilo è un utile attrezzo da lavoro che permette di tracciare righe molto precise sopra muri e soffitti. È formato da un involucro che contiene un filo sottile, avvolgibile per mezzo di una leva esterna e immerso in una polvere colorata. Mettendo il filo in tensione e pizzicandolo perpendicolarmente alla superficie, deposita su di essa una quantità di polvere tale da formare una linea continua.
Per tracciare righe perfettamente orizzontali, si deve prendere come riferimento una superficie livellata, come il pavimento o il soffitto. Per tracciare tale linea è sufficiente spiccare le due misure agli estremi e tendere il filo tra una misura e l'altra. Per tracciare righe verticali è possibile usare lo stesso sistema, prendendo come riferimento l'angolo della parete più vicina, oppure sfruttare il peso dello stesso tracciafilo per mettere la riga a piombo.
L'operazione di tracciatura richiede sempre quattro mani, ma con un piccolo stratagemma è possibile cavarsela anche da soli. Una volta prese le misure degli estremi su cui terminerà la linea, fissate in chiodino sopra una delle due e agganciate il capo del tracciafilo, portatevi sull'altra misura e battete il filo. 

Plafoniera al neon

In una plafoniera al neon escludendo quelli che possono essere falsi contatti dovuti alle varie connessioni, i componenti soggetti a rotture sono sostanzialmente tre: lampada, starter e reattore. Essendo lo starter un componente particolare difficile da testare, procederemo con il sistema a esclusione. Prima di procedere alla riparazione è bene operare sempre in condizioni di sicurezza posizionando l'interruttore generale in OFF. Vi ricordiamo che molte volte non è sufficiente spegnere l'interruttore di comando della plafoniera per avere la certezza della mancanza di tensione al suo interno. Gli effetti che indicano il non regolare funzionamento di queste plafoniere, possono essere continue vibrazioni di luce, o l'eccessivo stentare ad accendersi. In entrambe i casi è opportuno sostituire la lampada, che sicuramente presenta alle sue estremità un aspetto molto scuro, sintomo del decadimento delle caratteristiche del gas contenuto. In tutti i casi in cui la plafoniera non da alcun cenno di funzionamento, procederemo come segue.
Prova di funzionamento della lampada. Esistono due tipi di lampade al neon più comuni, dette circoline e tubi e molte altre realizzate artigianalmente in varie forme e colori, tutte accomunate dallo stesso funzionamento.
Stacca la lampada dai morsetti e ponila sopra una superficie morbida, un panno, un giornale o altro. Effettua una misura di resistenza tra i due terminali posti su una delle estremità, posizionando il tester su portata bassa. Stessa misura va effettuata sui due terminali dell'estremità opposta. Entrambe i valori dovranno attestarsi tra 2 e 10 OHM. Nel caso in cui almeno uno di questi valori risulta essere infinito, la lampada è da considerarsi guasta.

Prova di funzionamento del reattore.
Liberando le due connessioni dai fili di collegamento esegui una misura di resistenza, posizionando il tester su portata bassa. Tale valore deve essere compreso tra 30 e 45 OHM. Per valori di gran lunga inferiori e per valore infinito il reattore può essere considerato guasto.

accensione luce da tre o più punti



Il circuito rappresentato è detto "invertita", perché il componete fondamentale che permette tale funzionamento è l'invertitore. Grazie a questo componente è possibile ottenere l'accensione di una o più lampade da tre o più punti. 


Il circuito non è molto diverso da quello della "deviata", infatti tra i due deviatori viene interposto uno o più invertitori. Semplificando tutto il circuito, possiamo dire che i deviatori e gl'invertitori svolgono, se pur separatamente, la funzione di un unico interruttore. Alla commutazione di un componente (deviatore o invertitore), corrisponde un'inversione dello stato precedente del circuito, ossia da lampada accesa a lampada spenta o viceversa.
Costruzione pratica.
La descrizione e lo schema sopra riportato, fanno riferimento ad un circuito con accensione da quattro punti. All'interno della scatola di derivazione abbiamo sei condutture, alle quali per semplicità assegniamo questa simbologia:
A) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento del deviatore.
B) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento dell'invertitore.
C) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento dell'invertitore.
D) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento del deviatore.
E) Conduttura proveniente dal punto dell'alloggiamento della lampada (o delle lampade).
F) Conduttura proveniente dalla scatola di derivazione preesistente (con a monte un interruttore differenziale).

In questa tabella sono riportate le sezioni, i colori e il numero di cavi da inserire nelle rispettive tubazioni.

 CONDUTTURA sezione mm² colori con  (neutro)  tensione di fase  colori con  tensione  concatenata
 A 1.5
 1.5
 1.5
 nero
 marrone
 marrone
 nero
 marrone
 marrone
 B 1.5
 1.5
 1.5
 1.5
 nero
 nero
 marrone
 marrone
 nero
 nero
 marrone
 marrone
 C 1.5
 1.5
 1.5
 1.5
 nero
 nero
 marrone
 marrone
 nero
 nero
 marrone
 marrone
 D 1.5
 1.5
 1.5
 nero
 marrone
 marrone
 nero
 marrone
 marrone
 E 1.5
 1.5
 1.5
 nero
 azzurro
 giallo-verde
 nero
 grigio
 giallo-verde
 F 2.5
 2.5
 2.5
 nero
 azzurro
 giallo-verde
 nero
 grigio
 giallo-verde
Come per il conduttore di terra esclusivamente di colore giallo-verde, anche il neutro se presente, deve essere marcato con un cavo di colore azzurro. é molto facile individuare il tipo di tensione presente nelle vostre case e successivamente usate i colori indicati dalla rispettiva tabella. A prescindere dal colore dei cavi e dal tipo di tensione, l'impianto è ugualmente funzionante, ma le disposizioni di legge nel campo, obbligano queste colorazioni.
Collegare i cavi all'interno della scatola di derivazione, come indicato in questo semplice disegno.
Nelle quattro scatole portafrutto collegate i deviatori e gl'invertitori.


Fissate la lampada e procedete con i collegamenti facendo attenzione nel connettere il conduttore di terra sul morsetto avente questo simbolo terra. Spesso sono indicate anche le connessioni del cavo azzurro (o grigio vedi tabella), con la lettera -N- e del rimanente cavo nero con la lettera -L- oppure -F-.
L'ultimo collegamento da realizzare è quello all'interno della scatola di derivazione preesistente. Con il tester individuate la coppia di cavi che portano tensione e soltanto dopo avere staccato l'interruttore generale, procedete alla connessione.

Varianti.
Luce comandata da tre punti.
Luce comandata da più di quattro punti.

lunedì 14 settembre 2009

come usare il nastro isolante

Si definisce nastratura, il rivestire un conduttore elettrico con il nastro isolante.
Questa e una operazione abbastanza semplice ma se non realizzata nel modo corretto il nastro isolante potrebbe staccarsi in poco tempo.
La scelta del nastro.
Oltre al colore e alla lunghezza i nastri si differenziano per spessore e larghezza. La logica di scelta per questi ultimi due parametri si basa sulla sezione del conduttore o del cavo da rivestire. Per conduttori di piccola sezione ci si orienta su un nastro con spessore e larghezza ridotte, mentre per rivestire un cavo o un conduttore di sezione considerevole, si utilizza un nastro con spessore e larghezza maggiori.
Utilizzo del nastro.
Qualunque sia la superficie sulla quale il nastro debba essere avvolto, è necessario che questa sia sufficientemente pulita e sgrassata. La polvere e il grasso inibiscono l' effetto della colla e il nastro non aderisce.
Una volta alzato il lembo iniziale del rotolo si appoggia sul cavo comprimendo entrambe con pollice e indice della mano libera. Si srotola poi qualche centimetro di nastro, si stira e mantenendolo teso si da inizio all' azione di avvolgimento. Il primo giro e su se stesso, poi ogni giro di nastro può sovrapporsi (come misura massima) alla metà  della larghezza del giro precedente. La nastratura termina come iniziata, con almeno un giro di nastro su se stesso.

 


Varianti e raccomandazioni.
Alcune volte per motivi di spazio non e possibile fare la nastratura nel modo descritto e si e costretti a tagliarne una striscia sufficientemente lunga.

La striscia deve essere leggermente ma preventivamente stirata, afferrandola dalle due estremità , applicandola poi come descritto prima.
In questo caso il nastro dovrà  essere toccato il meno possibile, in pochi punti e con le mani pulite.
Nel periodo freddo il nastro isolante perde in parte la sua elasticità e durante l'azione di tiraggio si rompe spesso. Un semplice rimedio e tenerlo costantemente al caldo in una tasca.





come collegare un salvavita

In ogni casa deve essere installato un interruttore differenziale, comunemente conosciuto come salvavita. Senza entrare in particolari tecnici sulla singolare struttura circuitale di questo dispositivo, ci limiteremo nel dire che, serve per proteggere noi stessi da eventuali contatti accidentali diretti o indiretti con fili elettrici sotto tensione.


Per l'uso domestico è possibile installare a vostra discrezione o un interruttore differenziale puro, o un interruttore magnetotermico differenziale.
Una cosa da controllare per scegliere quale prodotto acquistare, è la potenza che l'ente fornitore di energia elettrica mette a vostra disposizione (solitamente 3kw). Basterà controllare una bolletta oppure leggere il cartellino posto sul contatore.
Cosa chiedere al negoziante. Per utenti con potenza non superiore a 3kw.
Differenziale puro, due poli, 25 ampere, corrente differenziale 0,03 ampere
oppure
magnetotermico differenziale, due poli, 16 ampere, corrente differenziale 0,03 ampere, serie 6000.

Per utenti con potenza non superiore a 6kw.
Differenziale puro, due poli, 40 ampere, corrente differenziale 0,03 ampere
oppure
magnetotermico differenziale, due poli, 32 ampere, corrente differenziale 0,03 ampere, serie 6000.

Come montare l'interruttore
L'operazione seguente va eseguita con l'interruttore generale, sito vicino al contatore, in posizione OFF. Rimuovi il coperchio del centralino dove sono alloggiati gli eventuali magnetotermici e con un cercafase assicurati che non vi sia nessun cavo sotto tensione. Individua la coppia di fili d'ingresso, ossia quelli provenienti dal contatore e inseriscili nell'interruttore acquistato(per convenzione si usa come ingresso la parte alta dell'interruttore).Con un cavo di sezione non inferiore a quella dei cavi d'ingresso, connetti l'uscita (dell'interruttore in esame) dove in origine erano collegati i due fili d'ingresso. In poche parole questo dispositivo va circuitalmente interposto tra l'interruttore del contatore e il rimanente impianto elettrico. Richiudi il centralino e dai tensione all'impianto. Prova il funzionamento del differenziale premendo il pulsante di test, provvederà automaticamente a togliere tensione in tutto l'appartamento.
Questo è il semplice schema di collegamento di un differenziale. 


accenzione luce da 2 punti

Questo circuito è detto "deviata" e da la possibilità di accendere e spegnere da due diversi punti una o più lampade. Prima di passare alla costruzione pratica, facciamo una breve descrizione dello schema funzionale.
Il circuito deve essere realizzato con l'impiego di due componenti detti deviatori. Così come rappresentato, il circuito è aperto, ossia la lampada è spenta (figura A). La lampada si accende quando uno dei due deviatori viene azionato, portando il contatto comune (com), nell'opposta posizione (disegno B). Un successivo altro movimento di uno dei due deviatori, riporta il circuito nella condizione iniziale (figura A).
Costruzione pratica.
All'interno della scatola di derivazione abbiamo 4 condutture, alle quali per semplicità assegnamo questa simbologia:
(A) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento del primo deviatore.
(B) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento del secondo deviatore.
(C) Conduttura proveniente dal punto dell'alloggiamento della lampada (o delle lampade).
(D) Conduttura proveniente dalla scatola di derivazione preesistente (con a monte un interruttore differenziale)

In questa tabella sono riportate le sezioni e i colori dei cavi, da inserire nelle rispettive condutture.

 CONDUTTURA  sezione mm²  colori con  (neutro)  tensione di fase  colori con  tensione  concatenata
 A  1.5
 1.5
 1.5
 nero
 marrone
 marrone
 nero
 marrone
 marrone
 B  1.5
 1.5
 1.5
 nero
 marrone
 marrone
 nero
 marrone
 marrone
 C  1.5
 1.5
 1.5
 nero
 azzurro
 giallo-verde
 nero
 grigio
 giallo-verde
 D  2.5
 2.5
 2.5
 nero
 azzurro
 giallo-verde
 nero
 grigio
 giallo-verde
Come per il conduttore di terra esclusivamente di colore giallo-verde, anche il neutro se presente, deve essere marcato con un cavo di colore azzurro. é molto facile individuare il tipo di tensione presente nelle vostre case e successivamente usate i colori indicati dalla rispettiva tabella. A prescindere dal colore dei cavi e dal tipo di tensione, l'impianto è ugualmente funzionante, ma le disposizioni di legge nel campo, obbligano queste colorazioni.
Collegare i cavi all'interno della scatola di derivazione, come indicato in questo semplice disegno.



impianto base accenzione di una lampadine


Sicuramente è questo il circuito elettrico più semplice, composto da un interruttore e dalla lampada. Nel gergo elettrico tale circuito è detto interrotta.

Nella scatola di derivazione sono presenti tre condutture, alle quali per semplicita, assegnamo la seguente simbologia.
(A) Conduttura proveniente dalla scatola portafrutto per l'alloggiamento dell'interruttore.
(B) Conduttura proveniente dal punto dell'alloggiamento della lampada (o delle lampade).
(C) Conduttura proveniente dalla scatola di derivazione preesistente (con a monte un interruttore differenziale)

In questa tabella sono riportate le sezioni e i colori dei cavi, da inserire nelle rispettive condutture.

 CONDUTTURA  sezione mm²  colori con  (neutro)  tensione di fase  colori con  tensione  concatenata
 A  1.5
 1.5
 marrone
 marrone
 marrone
 marrone
 B  1.5
 1.5
 1.5
 marrone
 azzurro
 giallo-verde
 marrone
 grigio
 giallo-verde
 C  2.5
 2.5
 2.5
 marrone
 azzurro
 giallo-verde
 marrone
 grigio
 giallo-verde
Come per il conduttore di terra esclusivamente di colore giallo-verde, anche il neutro se presente, deve essere marcato con un cavo di colore azzurro. é molto facile individuare il tipo di tensione presente nelle vostre case e successivamente usate i colori indicati dalla rispettiva tabella. A prescindere dal colore dei cavi e dal tipo di tensione, l'impianto è ugualmente funzionante, ma le disposizioni di legge nel campo, obbligano questa colorazione.
Collegare i cavi all'interno della scatola di derivazione, come indicato in questo semplice disegno.

Nella scatola portafrutto collegate l'interruttore.
Fissate la lampada e procedete con i collegamenti facendo attenzione nel connettere il conduttore di terra sul morsetto avente questo simbolo . Spesso sono indicate anche le connessioni del cavo azzurro (o grigio vedi tabella), con la lettera -N- e del rimanente cavo nero con la lettera -L- oppure -F-.
L'ultimo collegamento da realizzare è quello all'interno della scatola di derivazione preesistente. Con il tester individuate la coppia di cavi che portano tensione e soltanto dopo avere staccato l'interruttore generale, procedete alla connessione.

ricercare guasto elettrico

Un guasto elettrico provoca lo scatto di un interruttore di protezione magneto-termico, differenziale, o magneto-termico-differenziale, lasciando il locale o parte di esso al buio e senza tensione.
Nel caso sia l’interruttore di protezione generale (ossia l’interruttore a monte di tutti gli altri) ad intervenire, si procede portando in posizione “of” (spento) tutti i restanti interruttori di protezione dell’impianto.
Ripristinare l’interruttore generale e successivamente, uno alla volta, ripristinare i restanti interruttori di protezione. Il ripristino di uno di questi provocherà lo scatto dell’interruttore generale.
A questo punto è stata individuata la zona in cui il guasto ha luogo.
È possibile ripristinare tutti gli interruttori di protezione, tranne logicamente quello che fa capo alla zona guasta.
Scollegare tutti gli elettrodomestici e qualsiasi altro apparato elettrico collegato alla zona e provare a ripristinare l’interruttore di protezione di zona.
A questo punto vi sono due possibilità:
A) questa operazione non determina lo scatto dell’interruttore generale (come in origine) ed è possibile identificare il guasto ripristinando uno per volta gli apparati elettrici prima scollegati.
B) questa operazione determina lo scatto dell’interruttore generale (come in origine) ed è necessario rivolgere attenzione su plafoniere, lampade ed eventuali luci e prese esterne. Se anche questi controlli preliminari non danno esito positivo si deve intervenire sulla rispettiva scatola di derivazione.
Dopo avere individuato la scatola di derivazione di zona scollegare tutte le coppie di fili elettrici collegate alla linea dell’interruttore di protezione di zona. Ridare tensione all’impianto e ripristinare anche l’interruttore di zona. A questo punto l’esito deve essere positivo, ossia non deve intervenire nessun interruttore di protezione. Il ripristino di una delle coppie di fili, causerà l’intervento dell’interruttore di protezione. Sarà sufficiente seguire il percorso di questa coppia di fili per individuare il guasto.
Agite sempre in sicurezza togliendo tensione a tutto l’impianto durante le fasi di collegamento delle coppie di fili.

In questi rari eventi si capisce l’importanza di un quadro elettrico ben costruito e di una buona dislocazione delle scatole di derivazione di zona. In pratica possiamo affermare che l’isolamento e la ricerca del guasto in un impianto elettrico, si semplifica in base alla qualità dell’impianto stesso. 
In questi rari eventi si capisce l’importanza di un quadro elettrico ben costruito e di una buona dislocazione delle scatole di derivazione di zona. In pratica possiamo affermare che l’isolamento e la ricerca del guasto in un impianto elettrico, si semplifica in base alla qualità dell’impianto stesso. 


giunto lineare


Oltre alla continuità elettrica la giunzione lineare ha come caratteristica la continuità meccanica, se abbinata ad una saldatura a stagno e fisica, in quanto i conduttori conservano un aspetto lineare.
Questo sistema di giunzione è utilizzato in qualche raro caso, come ad esempio la preparazione di una muffola stagna o nel settore dell'HI-FI car.


I due conduttori vanno spellati in misura variabile in base alla loro sezione. Per esempio un conduttore di sezione 6mm2, avendo un diametro maggiore rispetto ad un conduttore di sezione 1,5mm2, necessita una spellatura più lunga per garantire un'adeguata superficie di contatto.
In questo insieme di conduttori di differenti sezioni espresse in mm2, si possono notare le differenti lunghezze delle spellature. Si parte dai circa 3cm del conduttore da 6mm2 e si scende ad 1cm circa del conduttore da 0,22mm2.

L'accoppiamento.
In questa fase i due conduttori devono essere posti a incrocio a poco meno della metà della zona spellata, per poi essere avvolti l'uno su l'altro.

La posizione iniziale dei due conduttori. Devono essere disposti in modo decentrato: minore lunghezza tra incrocio e guaina, maggiore lunghezza tra incrocio ed estremità del conduttore.
Si avvolge prima un lato del conduttore e poi l'altro, esercitando infine una torsione sulle due estremità del giunto.

Una giusta lunghezza della spellatura garantisce almeno due giri completi di ognuno dei due conduttori sull'altro.

Note.
Se la corrente assorbita dal carico è notevolmente inferiore alla portata del cavo aggiuntato si può procedere con l'isolamento della giunzione con la guaina termostringente, preventivamente infilata, o con la nastratura. In caso la corrente in gioco sia rilevante è prima necessario eseguire anche una saldatura a stagno sulla giunzione.

Giunto elettrico a stagno

Questo è il sistema più economico e nello stesso tempo efficace per realizzare giunti elettrici a prova d' acqua.
Può trovare diverse applicazioni, la più comune nelle giunte dei cavi delle pompe sommerse, in alternativa alle muffole bicomponente.


Il lavoro ha inizio con la rimozione della guaina d'isolamento esterna, su uno dei due cavi da unire, per una lunghezza che può variare in base al numero di conduttori e dalla loro sezione, nel nostro caso circa 10cm.
Tagliare poi i conduttori a scalare, a circa 2,5cm di distanza uno dall'altro e spellare il rame per 1,5cm circa.




Rimuovere una pari misura di guaina d'isolamento sull'altro cavo e spellare soltanto il conduttore che deve essere connesso al conduttore più corto del cavo già pronto. Realizzare una giunzione lineare intrecciata seguita da una saldatura a stagno.
Stesso lavoro sul conduttore più prossimo fino alla connessione di tutti.


Sconsigliamo di preparare entrambe i cavi con i conduttori tagliati a scalare è preferibile tagliarli, aggiuntarli e saldarli uno per volta. In questo modo si evitano anse sui conduttori e il giunto a lavoro finito rimane più uniforme.


I conduttori sono tutti saldati. Il taglio dei fili a scalare garantisce dal punto di vista elettrico un ottimo isolamento. Infatti i conduttori anche se non isolati con il nastro non vanno comunque a diretto contatto uno con l'altro.
La giunzione lineare intrecciata favorisce un ridotto spessore delle giunture ed offre un migliore profilo.

Terminate le giunzioni si procede con l'isolamento dei singoli conduttori ricoprendoli dove scoperti con un solo passaggio di nastro autoagglomerante ben stirato, seguito da un solo strato di nastro isolante.



Viste le ridotte dimensioni dei conduttori, il nastro autoagglomerante può essere tagliato longitudinalmente riducendo a metà la larghezza, favorendo l'allungamento e la riduzione dello spessore.

Realizzazione della muffola.
Tagliare due striscie di nastro autoagglomerante, in misura di circa tre volte la lunghezza del cavo da rivestire. Stirare la prima parte del nastro, staccare un breve tratto di tela protettiva e tagliare il lembo di testa visibilmente più largo. Iniziare ad avvolgerlo sovrapponendolo al bordo della guaina non meno di 1,5cm.
Ogni giro fatto deve sovrapporsi al precedente per metà della larghezza, fino a coprire la guaina del cavo opposto con la solita misura minima di 1,5cm. Tagliare il nastro in eccesso ed iniziare ad avvolgere nello stesso verso di rotazione un secondo strato, seguendo la stessa tecnica del primo, iniziando dal lato opposto.


B=bordo della guaina. L=lunghezza del cavo da rivestire.
L'avvolgimento del nastro autoagglomerante andrebbe eseguito senza interruzioni. Per gli inesperti maneggiare l'intero rotolo o una lunga striscia potrebbe costituire un problema. Per questo si è scelta la soluzione del taglio preventivo delle due strisce di nastro che garantisce comunque una buona riuscita del lavoro.


Subito dopo aver terminato il secondo strato di autoagglomerante si riparte dallo stesso lato, avvolgendo nello stesso verso e con le stesse modalità due strati di nastro isolante. Il primo giro di nastro isolante si avvolge interamente su se stesso coprendo per metà il nastro autoagglomerante e per metà la guaina del cavo. Essendo il rotolo di nastro isolante più maneggevole del rotolo del nastro autoagglomenrante, viene meno la necessità d'interromperlo una volta giunto all'estremità opposta.


Il lavoro ultimato.

Alcune raccomandazioni: il tratto di guaina esterna dei cavi al quale verrà sovrapposto l'autoagglomerante, deve essere ben pulito; è sufficiente uno straccio imbevuto con alcol. Nel caso il cavo sia particolarmente sporco inumidire lo straccio con diluente nitro.
Il nastro autoagglomerante e il nastro isolante, devono essere utilizzati con le mani pulite.
La guaina esterna del cavo non deve presentare graffi relativamente profondi in cui l'acqua possa insinuarsi ed entrare nel giunto.
Ne caso il giunto debba essere posato in ambienti caldi si consiglia di utilizzare al posto del nastro isolante la guaina termostringente.

Impara l'arte e mettila da parte con internet

Ciao,  il Vostro elettricista di fiducia da oggi vi insegnerò come riparare e fare l'elettricista.